domenica 4 gennaio 2015

The Last of Us: Remastered - Recensione (PS4)


8.5
Tutte le qualità dell'orginale
Tutti i DLC
È uno spettacolo anche su PS4

Niente di particolare da segnalare

Cordyceps 2.0
L’analisi di aspetti quali la trama e le meccaniche di gioco potete trovarla in questa recensione ; in questa sede ci concentreremo sulle differenze.
La prima che si nota subito in questo Remastered riguarda la fluidità: il frame rate è stato portato a 60fps quasi granitici garantendo un’esperienza di gioco di tutt’altro livello, c’è perfino l’opzione per lockare il frame rate a 30fps che permette di apprezzare ancora di più l’ottimo lavoro di conversione a 60fps, infatti i comandi sono più precisi, il personaggio e più reattivo e ciò permette un’immedesimazione ancora maggiore.
I modelli poligonali dei protagonisti sono stati arricchiti con dettagli e nuove animazioni, ora, ad esempio, i capelli di Ellie si muoveranno col vento e Joel interagirà di più con l’ambiente circostante; gli scenari sono arricchiti da moltissimi dettagli che li rendono ancora più vivi che in passato (basti pensare al pulviscolo atmosferico e alla polvere che si solleva al passaggio di Joel) e anche l’orizzonte visivo è notevolmente migliorato; dispiace però constatare in mezzo a tutto questo splendore grafico dei difetti come interpolazione poligonale, alcuni bug grafici, texture piatte e in bassa definizione e soprattutto il terribile mixaggio audio che non vi permette di sentire l’interlocutore del protagonista a meno che non sia nella vostra visuale, sono difetti di poco conto ma che stonano con la cura riposta nel resto del gioco.


DLC e nuove aggiunte
TLoUR contiene anche il DLC single player Left Behind dedicato esclusivamente ad Ellie ed ambientato a circa metà campagna; affronta temi non da poco e l’impostazione è un po’ diversa dalla campagna principale concentrandosi sulla narrazione, non ci sono scuse comunque per non giocarlo: è davvero un DLC con i fiocchi.
Per i veterani la difficoltà Realismo è disponibile fin da subito, nella nostra prova, nonostante avessimo finito il gioco ben 5 volte in precedenza questa difficoltà ci ha messo a dura prova perché costringe a calcolare ogni minima mossa senza aver nessun margine di errore; la difficoltà consigliata per la prima run rimane Difficile che offre una sfida più equilibrata e meno frustrante.
Una gradevole aggiunta riguarda la possibilità in qualsiasi momento di stoppare il gioco attraverso il photomode e scattare foto con la possibilità di scegliere filtri, luminosità, angolazione e molti altri parametri; davvero ottimo specie per chi ama condividere i propri screen con gli amici.


Luci e Cacciatori
Il multiplayer di TloU è stato molto sottovalutato, giustamente si è parlato soprattutto della storia principale, ma l'online realizzato da ND è atipico e con ritmi diversi dalla freneticità tipica delle ultime produzioni come Call of Duty o Battlefield. E' caratterizzato da ragionati match 4 vs 4, l'obiettivo è superare le 12 settimane superando sfide di vario genere a nostra scelta come un certo numero di abbattimenti. Delle tre modalità presenti, l'unica che si distingue per originalità è Interrogatorio, uscita come dlc su PS3, qui già integrata: bisogna abbattere gli avversari senza ucciderli per interrogarli, concatenando una barra che se riempita permette di locallizzare una cassetta di sicurezza, la prima squadra che la apre vince; Caccia ai Rifornimenti è un classico deathmacth con la sola differenza che si ha un numero limitato di vite e si deve raggiungere un numero complessivo di uccisioni per vincere il match, una modalità poco interessante e piuttosto banale, che mal si sposa con la natura survival; la migliore è indubbiamente Sopravvissuti, nella quale si devono vincere 4 round, ma una volta morti, bisognerà aspettare il prossimo turno, rendendo ogni partita un'esperienza unica e intensa, ogni decisione andrà presa con parsimonia, considerando anche lo scarso numero di scorte a disposizione. Delle 7 mappe inizialmente presenti, ne sono state aggiunte 8 uscite precedentemente via dlc; sono tutte ben differenziate e con un'ottimo level design. Purtroppo l'altalenante fluidità del matchmaking e la presenza di bug di vario genere come freeze del personaggio e nemici colpibili attraverso i muri, gli impediscono di raggiungere l'eccellenza e, cosa ben più grave, si tratta di un titolo uscito su PS3 e dopo un'anno di distanza riproposto su next gen, era lecito aspettarsi una degna ottimizzazione.


COMMENTO FINALE:
TLOU è sempre TLOU, un titolo come pochi che anche su nextgen si pone subito in cima ai migliori giochi disponibili, sarebbe superfluo parlare di trama ed emozioni dopo un anno dall’uscita e perciò il nostro giudizio si concentra principalmente su come è stato realizzato questo remastered: vale la pena prenderlo anche per chi l’ha già spolpato (DLC compresi) su PS3? Francamente no, almeno non a prezzo pieno; per tutti gli altri: correte a prendere una delle pietre miliari del panorama videoludico nella sua versione migliore.

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