Recensione a cura di Lorenzo
9.0
Tecnicamente eccezionale
Shooting e arrampicate convincenti
Shooting e arrampicate convincenti
Narrativa di ottima qualità
Stealth deludente
Sbilanciamenti nel ritmo di gioco
Multiplayer migliorabile
Sbilanciamenti nel ritmo di gioco
Multiplayer migliorabile
La saga di Uncharted è
stata una delle più importanti su PS3 grazie ad avventure
spettacolari e cinematografiche. Naughty Dog è tornata con un nuovo
capitolo, la conclusione di ciò che iniziarono nel 2007. Esclusa la
grafica di nuova generazione, aspetto in cui mai ha deluso ND, sarà
davvero in grado di superare Uncharted 2 considerato (a ragione) il
loro capolavoro?
Narrativa
Nathan
Drake ha abbandonato la sua vita da esploratore: si è sposato con
Elena e recupera relitti sommersi per conto di un’associazione. Una
vita tranquilla fin quando Sam, suo fratello, torna da Nate dopo 15
anni, spiegandogli che in prigione era stato convinto dal boss della
droga Alcazar a fuggire attraverso un piano di fuga predisposto da
egli stesso, tutto ciò a una condizione: recuperare il tesoro di
Avery, uno
dei pirati più famigerati della sua epoca;
i
due decidono di cercare il tesoro, nonostante Elena sia all’oscuro
di tutto. Con queste premesse comincia l’ottima trama di Uncharted
4, forse la migliore della saga. I personaggi sono finalmente
caratterizzati in modo più accurato e credibile, ad esempio il
rapporto fra Nate ed Elena e tra i fratelli Drake. Qualche difetto
nella narrazione è presente, oltre ad altri aspetti che potevano
essere trattati meglio, ma possono essere considerati dettagli in
confronto al lavoro svolto. I colpi di scena sono coerenti con la
storia e mai banali, soltanto un po’ prevedibili. Da The Last of Us
sono stati ripresi i diari e i documenti sparsi per il mondo di
gioco, caratteristica che favorisce l’esplorazione e permette di
raccontare eventi e personaggi del periodo di Avery decisamente
meglio rispetto al passato.
Gameplay
L’avventura
porterà il giocatore in numerose città e aree naturali del mondo,
sublimate dalla grafica migliore che si possa desiderare su console.
Si alterneranno fasi stealth, d’azione, di scalata e di enigmi. La
rinnovata estensione delle ambientazioni presenta un lato positivo e
uno negativo, forse difficilmente evitabile considerata la struttura
di gioco: le meccaniche stealth sono decisamente più importanti
rispetto ai precedenti, ma troppo limitate per quanto ben realizzate:
Nate potrà nascondersi nell’erba alta, uccidere furtivamente un
nemico e… poco altro, inoltre sarà quasi impossibile evitare di
farsi scoprire, perciò ci si ritrova spesso a sparare nonostante lo
si voglia completare furtivamente; non si tratta di un open world,
semplicemente un’evoluzione rispetto alle classiche sequenze
cinematografiche (che non mancano nemmeno in questo capitolo). Qui
sorge il problema, manca un equilibrio fra la libertà e la
linearità: nessuna scena può rivaleggiare con quelle memorabili del
secondo e nemmeno di alcune del terzo, allo stesso tempo non si ha
mai la sensazione che sia stata sviluppata al meglio l’ampiezza
delle location. Stupisce la qualità delle fasi action nelle scene
più “lineari”: armi ben differenziate, animazioni molto fluide,
ottima I.A. e level design convincente; ND avrebbe dovuto aggiungere
più azione, come i precedenti, considerata la qualità superiore
alla media di esse, in realtà sono poche e distribuite
prevalentemente nell’ultimo quarto di gioco. Platforming ed
esplorazione beneficiano maggiormente delle nuove caratteristiche:
alla prima run sarà entusiasmante arrampicarsi e cercare tesori in
aree grandi e ricche di segreti; la seconda volta risultano un po’
ripetitive a causa del già discusso sbilanciamento fra le componenti
di gioco. Concludiamo parlando degli enigmi, nulla di particolarmente
diverso rispetto a quanto ci ha abituato la saga: avremo a che fare
con meccanismi d’ogni genere, alcuni dei quali sono abbastanza
originali e ben integrati con il gameplay.
Comparto tecnico
Tecnicamente
il titolo di Naughty Dog è davvero eccezionale, il punto più alto
raggiunto sulle console attuali, conferma del talento di una software
house che settò nuovi standard anche con TloU. I personaggi si
muovono realisticamente e sono dotati di un grande numero di
animazioni, ma a stupire ancor di più vi sono le ambientazioni,
molto diversificate fra loro e caratterizzate da un livello di
dettaglio impressionante. Che siano luoghi naturali o aree di città
la grafica non delude mai. Il sonoro non è da meno grazie a brani
sempre in tema e un doppiaggio di ottima qualità.
La
storia si porta a termine in circa 15 ore, una longevità superiore
ai precedenti, a cui si aggiunge la ricerca di tesori, pagine del
diario e conversazioni opzionali, oltre la difficoltà devastante,
molto impegnativa soprattutto nelle fasi stealth, durante le quali si
evidenziano maggiormente i difetti elencati precedentemente.
Multiplayer
Il comparto multigiocatore di Uncharted
4 presenta luci e ombre.
Se da un lato abbiamo un gameplay
frenetico ed immediato, con un ottimo design delle mappe; dall’altro
presente diversi problemi di bilanciamento e risente delle poche
modalità. Inoltre, uno dei problemi più pesanti sul lungo periodo,
è l’assenza di gradi, che annulla il senso di progressione.
Le armi e gli accessori da sbloccare
sono molti, e l’avanzamento è dato dagli abbattimenti con le armi
e dalle volte che una determinata abilità viene attivata. In
sostanza più userete un’arma o un perk e più potenziamenti avrete
a disposizione. Da segnalare che alcuni perk e armi sono troppo forti
rispetto alle altre: ad esempio la pistola mitragliatrice è davvero
devastante, mentre il fucile a pompa è praticamente inutile.
Vincendo e completando le sfide si
guadagnano crediti da spendere per acquistare scorciatoie per i
potenziamenti alle armi oppure elementi per personalizzare il vostro
alter-ego digitale, come esultanze o cappellini.
Il comparto funziona, ma sembra un
passo indietro rispetto a quelli di Uncharted 2 o Uncharted 3, visto
che è poco approfondito, e gli stimoli per giocarlo, dopo un
mesetto, iniziano a latitare.
Il sistema di gradi si ricollega ad un
problema generale di bilanciamento delle squadre: troppo spesso,
infatti, le squadre sono sbilanciate, con una che prende il
sopravvento sull’altra senza possibilità di replica. Sarebbe più
divertente se le squadre venissero equilibrate meglio.
Le modalità sono solamente tre, più
il deathmatch classificato, troppo poche per garantire una certa
varietà, anche se gli aggiornamenti gratuiti contribuiranno a
immettere nuova linfa al prodotto.
Se i ND riusciranno a sistemare tutti
questi piccoli difetti, che comunque non inficiano la bontà del
comparto nel breve periodo, allora il multy di U4 potrà dirsi
all’altezza dei suoi illustri predecessori.
COMMENTO FINALE:
Uncharted
4 è uno dei migliori giochi su PS4, ennesima dimostrazione del
talento di Naughty Dog, non solo nel comparto grafico,
prevedibilmente di altissima qualità, ma anche la narrativa convince
grazie ad eventi coinvolgenti e personaggi ben caratterizzati,
inoltre la sottotrama legata all'avventura è finalmente di ottima
qualità e trattata con meno superficialità. Peccato che il gameplay
non sia perfetto, anzi avrebbe potuto essere gestito in modo
migliore: le meccaniche stealth deludono in parte e le arrampicate,
per quanto ottime siano, si riscontrano in numero eccessivo,
contrariamente allo shooting che purtroppo è stato ridotto a poche
sequenze.
Nonostante
i difetti, noi consigliamo il titolo ad ogni possessore di PS4.