lunedì 5 gennaio 2015

Sleeping Dogs - Recensione (X360 - PS3)


7.5
Grande atmosfera
Molto divertente
Sistema di guida arcade ben fatto

Campagna principale poco longeva
Graficamente davvero sottotono
Sistema di hitbox non perfetto

Sleeping Dogs è stato un titolo dallo sviluppo travagliato: pensato inizialmente come un nuovo capitolo della saga di Activison True Crime ambientato ad Hong Kong, il gioco era sull’orlo della cancellazione, ci ha pensato però Square Enix a salvarlo e a prendere sotto la propria ala United Front Games, il team di sviluppo, che ci ha consegnato un action-freeroaming davvero solido e divertente.

The Departed
Il titolo parla di Wei Shen, un agente della polizia di HK sotto copertura, infiltrato nelle triadi per smantellarle dall’interno, la trama è avvincente, e andando avanti diventa sempre più adrenalinica, la sceneggiatura è buona e anche se i colpi di scena sono tutti un po’ telefonati, riesce a mantenere l’interesse acceso; i personaggi invece non sono molto ben caratterizzati e, salvo Wei, non spiccano per personalità e carisma.




Jackie Chan mi fa una pippa!
Il lato del gameplay più importante del gioco è il combattimento corpo a corpo: il sistema si ispira al free-flow system visto negli Arkham, e permette di colpire tutti gli sgherri che ci attaccheranno fluidamente, abbiamo un tasto per gli attacchi normali che se tenuto premuto a fine combo permette di fare degli attacchi pesanti, un tasto invece è adibito al contrattacco, uno per le prese che ci permette anche di eseguire attacchi ambientali se riuscirete a portare il nemico vicino agli oggetti giusti, e l’ultimo tasto frontale è invece adibito alla corsa/schivata.
Oltre al corpo a corpo, il titolo propone un’offerta di gameplay piuttosto ampia: vi sono delle sezioni da puro TPS dove le sparatorie sono gestite abbastanza bene anche se il sistema di coperture è poco preciso e legnoso, dopo essersi posizionati in copertura poi si potrà scavalcare la stessa e usufruire di un bullet time che permette di colpire con maggiore precisione.
Il sistema di guida è arcade e deve davvero molto al titolo Wheelman, le nostre vetture saranno pressochè indistruttibili e si potranno speronare gli avversari con una scivolata laterale, si potrà anche sparare dalle auto e dalle moto con un breve rallenty, e lanciarsi da esse su altre vetture senza soluzione di continuità.
Il titolo propone poi diversi minigiochi che spaziano dal karaoke agli appuntamenti con avvenenti donzelle.

La città dai mille vizi
La campagna principale di SD è piuttosto breve: completando anche circa metà delle missioni secondarie noi ci abbiamo impiegato 10 ore, davvero troppo poco per un freeroaming, per fortuna la varietà delle missioni principali è elevata e il rischio di ripetitività è scongiurato, per quanto riguarda le attività secondarie invece ce ne sono davvero molto e ci vorranno almeno altre 10 ore per completarle tutte e portare al massimo il proprio personaggio.
Già perché nel titolo è presente un fondo da GDR molto buono, compiendo azioni criminali o da poliziotto il personaggio salirà di livello nella rispettiva categoria e si sbloccheranno diverse abilità passive, raccogliendo le statue di giada per la città e portandole al maestro di arti marziali, Wei imparerà nuove mosse e nuove combo da sfruttare in battaglia, completando i favori poi, la reputazione del nostro infiltrato crescerà permettendo di acquistare nuove auto, nuovi abiti e diversi bonus.




La caduta del dragone
Dove il gioco mostra tutto il suo sviluppo travagliato è nel comparto tecnico: per quanto la città sia grande e completamente esplorabile, la qualità grafica è davvero bassa con molte texture in bassa definizione, tearing onnipresente negli interni, pop up degli elementi, compenetrazioni poligonali, aliasing piuttosto marcato e diversi bug che inficiano l’esperienza di gioco: ci è capitato due volte di dover rifare un’intera missione a causa di un freeze, spesso il navigatore inizia a mettere strade a caso, certe volte alcuni NPG scompaiono costringendo a ricaricare, durante i combattimenti poi il contrattacco non funziona sempre a dovere, le animazioni sono buone anche se quelle della corsa non sono molto convincenti.
Il comparto sonoro è buono, le musiche si fanno ascoltare e il doppiaggio in inglese è azzeccato.




COMMENTO FINALE: 
SD è un buon freeroaming, la campagna principale è divertente e spettacolare peccato sia piuttosto breve e che la storia abbia una conclusione un po’ meh e buttata lì, a corredo delle missioni principali poi ci sono tante cose da fare nella Hong Kong proposta dal titolo e il rischio noia è bassissimo, il tallone d’Achille del titolo è il comparto tecnico e la rifinitura, se passerete sopra questi aspetti vi ritroverete un gioco solido e appagante, consigliato agli amanti dei freeroam e dell’azione.



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