9.0
Difficoltà stimolante
Mondo fantasy straordinario
Scelte davvero incisive
Ottimo combat system
Qualche problema di tearing e bug
Mondo fantasy straordinario
Scelte davvero incisive
Ottimo combat system
Qualche problema di tearing e bug
I CDProject nel 2007 hanno lanciato sul mercato PC il primo The Witcher, un GDR fantasy basato sulle avventure letterarie dello strigo Geralt di Rivia, ottenendo un buon successo sia di critica che di pubblico, il maggior difetto era un sistema di combattimento un po’ troppo macchinoso mentre il sistema di scelta multipla e la storia erano già a degli ottimi livelli; con questo secondo capitolo, uscito in esclusiva console per X360, gli sviluppatori hanno alzato il tiro migliorando tutti i punti di forza del predecessore e rivedendone quelli deboli, si può affermare che siano perfettamente riusciti nel loro intento oltretutto riuscendo a mantenere anche su console l’incredibile comparto tecnico.
Assassins of kings
La trama di TW2 è davvero ottima, vestiremo i panni dello
strigo, un umano mutato geneticamente grazie a miscele segrete di erbe e con l’aiuto della
magia; la narrativa è ricca di colpi di scena e con dei bivi narrativi
convincenti, addirittura una scelta alla
fine del primo atto cambia radicalmente il resto della campagna principale.
La longevità del titolo è molto elevata, attestandosi nella
media dei GDR occidentali, così come anche la rigiocabilità, garantita dalle
numerose scelte morali presenti nel corso dell’avventura.
Il macellaio di
Wyzima
Il sistema di combattimento prevede un tasto per l’attacco
leggero, uno per quello pesante, uno per la parata, uno per la capriola ed
infine uno per i segni, le magie degli strighi, il cui uso è regolato da
un’apposita barra; questo sistema premia un approccio ragionato alle battaglie,
con grande risalto per l’alchimia: durante le fasi di calma si potrà attivare
la modalità meditazione durante la quale preparare elisir per potenziare il
personaggio, unguenti da spalmare sulla lama per infliggere più danni e
costruire trappole per tendere succose imboscate.
Gli strighi combattono con due spade, una di acciaio per
combattere gli umani e una d’argento per i mostri, aggiungendo un pizzico di
tattica; nota di merito per i boss tutti con routine di attacco ben
differenziate ed impegnativi.
Guru
Il sistema di potenziamento prevede 3 rami di abilità:
alchimia, magia e combattimento; ognuno con migliorie tangibili ed
indispensabili per avere la meglio sugli avversari, soprattutto alle difficoltà
più alte, davvero tosti.
C’è anche un sistema di crafting utile per migliorare le
armature e le armi in possesso e anche crearne di nuove, tra cui alcune davvero
potenti.
Gli splendori di
Temeria
Il comparto tecnico è ottimo su 360, modelli dei personaggi
dettagliatissimi, nemici ben variegati e riconoscibili già con una semplice
occhiata, texture tutte ben definite aree di gioco vaste tutte da esplorare e
con una vegetazione ricreata davvero bene, ottime anche le animazioni e
l’illuminazione è semplicemente fantastica: nel mezzo della foresta si può
notare la luce che filtra tra le foglie regalando degli scorci spettacolari.
Peccato che tutta questa meraviglia tecnica sia minata da
pesanti problemi di tearing praticamente onnipresente, da un pop up dei nemici
umani molto evidente e da alcuni bug visivi.
COMMENTO FINALE:
The Witcher 2 è uno dei più belli GDR occidentali
disponibili su console: dotato di un comparto tecnico tra i migliori
disponibili su 360, un sistema di combattimento variegato e profondo e una
longevità che si assesta sulle 40 ore di gameplay senza contare tutte le
missioni secondarie; ultima ma non meno importante la componente narrativa in
cui le scelte del giocatore hanno davvero un reale peso nella vicenda; i pochi
problemi nel titolo risiedono solamente nel tearing e nei bug visivi; consigliato
a qualsiasi gamer che voglia godersi uno
dei titoli più immersivi di sempre, da giocare rigorosamente a difficoltà
difficile per cogliere tutte le sfaccettature del combat system.
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