Recensione a cura di Lorenzo "DrakeGeneration"
8.5
Stile grafico ricercato
Gameplay violentissimo e impegnativo
Gameplay violentissimo e impegnativo
Narrativa criptica ma elaborata
Colonna sonora ipnotica
Colonna sonora ipnotica
Lock on su PS3 deludente
I.A. decisamente migliorabile
A
un anno dall'uscita su PC, Hotline Miami è ormai un cult, un titolo
unico che molti aspettavano su console. Il team indipendente
Dennation Games ha realizzato un porting su Ps3, PS4 e PsVita
all'economico prezzo di €7,99, per la felicità degli utenti Sony. Ora non avete più scuse per
lasciarvi scappare questa perla indie dalla grande personalità. Se
pensate che sia qualcosa di simile ai primi Grand Theft Auto vi
sbagliate, si tratta di un action unico e stiloso come pochi.
Un
pluriomicida in una Miami perversa e malata
Ambientato
in una disturbante Miami fine anni 80', un serial killer si risveglia
in una stanza con tre misteriosi personaggi mascherati, dopodichè
dei flashback spiegano come è arrivato in quella situazione.
Narrativamente non è un titolo comune, semmai è una malsana critica
a un mondo corrotto e allucinato, presentato con folli personaggi e
una struttura narrativa disorientante e spesso illogica ma che
nasconde una storia coerente e motivata, fino a al sorprendente e
bizzarro finale, il quale a sua volta nasconde un vero finale
ottenibile sbloccando ogni collezionabile e risolvendo un enigma che
si rivela un brillante inside joke sulla follia umana. In ogni
capitolo il protagonista ha un bersaglio da assassinare e per
arrivarvi verrà generato un massacro ripercorribile una volta finito
il capitolo, qui si interrompe istantaneamente l'ipnotica musica e
nel silenzio percorriamo ambienti straziati da sangue e cadaveri. Tra
un capitolo e l'altro si fa visita a luoghi comuni come negozi di
elettronica e ristoranti per ottenere informazioni dai titolari. Le
linee di dialogo sono uguali a quelle dei primi giochi anni 90' con
scritte grandi e colorate, scelta azzeccatissima che immerge ancor di
più nel periodo. L'unico problema che può minare la conoscenza
della già complessa e confusionaria trama è la sola lingua inglese disponibile.
Pura violenza... ma la tattica conta (e anche molto)
La
visuale è isometrica, il protagonista si muove all'interno di stage
a più piani che dovranno essere interamente ripuliti dalla presenza
nemica per avanzare. Prima di iniziare un capitolo si deve scegliere
una maschera, ognuna ha abilità ben precise come combo maggiori e
velocità aumentata, le quali si sbloccano proseguendo con i capitoli
e esplorando l'ambiente, complessivamente ce ne sono 26. Sono
disponibili tutti i generi di armi, dalle più comuni come mazze e
spranghe, a coltelli e armi da lancio, fino a armi da fuoco che
comprendono fucili a pompa, mitragliatori e pistole. Si trovano nei
livelli e cambiano dinamicamente la loro presenza, quindi una volta
si può trovare una mazza e la volta dopo una pistola. Si possono
utilizzare approcci stealth senza essere individuati, quindi
accoltellando e utilizzando armi da lancio, oppure avanzare sparando
ma sappiate che alternare strategie è importante, infatti alcune
armi bianche possono rompersi e le armi hanno poche munizioni. Consigliamo di giocarlo su PS4 o su PsVita, le quali grazie ai rispettivi touch pad e touch screen, permettono una maggiore precisione nelle scene più frenetiche e una pianificazione più attenta dello scenario; su PS3 purtroppo può essere frustrante l'assenza di un lock on efficiente. Con un tasto d'attacco si realizzano
violentissime esecuzioni. Dei pannelli di vetro nell'ambiente
permettono di uccidere con armi da lancio furtivamente malcapitati in
altre stanze. Si muore spesso, come in un trial and error, perciò con un
tasto immediatamente si ricomincia la sequenza e si prova con
un'altra soluzione. Oltre ai comuni avversari, sono presenti cani
molto pericolosi e uomini corazzati invulnerabili alle armi bianche.
La difficoltà è elevata, con un colpo si muore e bisogna completare
un piano intero per continuare, per questi motivi non è un gioco per
tutti. L'I.A. si comporta bene nella maggior parte dei casi, anche se
sporadicamente si incastrano o non ci vedono se gli passi accanto, ma
quest'ultimo è un problema anche di molti stealth game di produzioni
tripla A, per cui non è così grave; si tratta comunque di un aspetto nettamente migliorabile. In alcuni capitoli ci sono
ottime boss fight, divertenti e mai banali in cui conta soprattutto
capire i pattern d'attacco dell'avversario. La difficoltà aumenta
progredendo con i capitoli ed è sempre bilanciata perfettamente,
solo negli ultimi capitoli si nota qualche eccesso con troppi nemici.
Ottimo il level design che alterna spazi ampi ad altri chiusi, con
stanze circolari ma anche corridoi per una grande varietà di
ambienti. La rigiocabilità è garantita grazie al sistema di
punteggi che a fine capitolo dà un punteggio, battere l'high score
non è facile e ottenere A+ in ogni capitolo è molto arduo.
Miami
a 16-bit è più bella che mai
Lo
stile grafico è classificabile come un "finto" 16-bit
molto ricercato ed estremamente violento. Miami è visitabile solo
nei suoi interni, i quali sono realizzati ottimamente grazie alla
buona cura degli arredementi, dei colori e delle fonti di luce.
L'estrema violenza non lo rende adatto a tutti, infatti i nemici
vengono smembrati e il sangue sgorga in quantità. Ma proprio questa
sua ricerca di una violenza surreale e quasi onirica lo rende
decisamente originale. Nota di merito alle curatissime animazioni,
che esaltano le esecuzioni. Se il comparto tecnico è curatissimo, la colonna sonora
lo è ancor di più, infatti è una delle migliori mai sentite in un
videogioco, con brani estremamente ipnotici e adatti al contesto che
difficilmente si dimenticano, durante i capitoli una musica simile
aumenta notevolmente l'immersività; ben fatti anche gli effetti
sonori con colpi secchi d'impatto sui nemici che siano armi da fuoco
o spranghe. Un gioco con una simile personalità era tanto che non se
ne vedevano e si spera che anche altre software house siano originali
come Dennation Games.
La
longevità non è elevata, si completano i 20 capitoli in circa 5/6
ore, ma la ricerca del punteggio perfetto e delle lettere per
risolvere il codice enigma che sblocca l'alternative ending lo
rendono molto rigiocabile e aumentano di non poco la durata
complessiva.
COMMENTO
FINALE
Dennation
Games ha svolto un ottimo porting, con concrete migliorie al sistema
di controllo su PsVita. Hotline Miami non è un gioco per tutti:
malsano e allucinato, presenta un gameplay estremamente violento e ragionato; la grafica è stilosa e curatissima e la colonna sonora ipnotica Tutte queste qualità lo rendono un piccolo capolavoro
del genere indie. Se non vi spaventa la violenza e l'assenza della lingua italiana, correte a comprare
Hotline Miami.