domenica 15 marzo 2015

Hotline Miami - Recensione


Recensione a cura di Lorenzo "DrakeGeneration"
8.5
Stile grafico ricercato
Gameplay violentissimo e impegnativo
Narrativa criptica ma elaborata
Colonna sonora ipnotica

Lock on su PS3 deludente
I.A. decisamente migliorabile

A un anno dall'uscita su PC, Hotline Miami è ormai un cult, un titolo unico che molti aspettavano su console. Il team indipendente Dennation Games ha realizzato un porting su Ps3, PS4 e PsVita all'economico prezzo di €7,99, per la felicità degli utenti Sony. Ora non avete più scuse per lasciarvi scappare questa perla indie dalla grande personalità. Se pensate che sia qualcosa di simile ai primi Grand Theft Auto vi sbagliate, si tratta di un action unico e stiloso come pochi.

Un pluriomicida in una Miami perversa e malata
Ambientato in una disturbante Miami fine anni 80', un serial killer si risveglia in una stanza con tre misteriosi personaggi mascherati, dopodichè dei flashback spiegano come è arrivato in quella situazione. Narrativamente non è un titolo comune, semmai è una malsana critica a un mondo corrotto e allucinato, presentato con folli personaggi e una struttura narrativa disorientante e spesso illogica ma che nasconde una storia coerente e motivata, fino a al sorprendente e bizzarro finale, il quale a sua volta nasconde un vero finale ottenibile sbloccando ogni collezionabile e risolvendo un enigma che si rivela un brillante inside joke sulla follia umana. In ogni capitolo il protagonista ha un bersaglio da assassinare e per arrivarvi verrà generato un massacro ripercorribile una volta finito il capitolo, qui si interrompe istantaneamente l'ipnotica musica e nel silenzio percorriamo ambienti straziati da sangue e cadaveri. Tra un capitolo e l'altro si fa visita a luoghi comuni come negozi di elettronica e ristoranti per ottenere informazioni dai titolari. Le linee di dialogo sono uguali a quelle dei primi giochi anni 90' con scritte grandi e colorate, scelta azzeccatissima che immerge ancor di più nel periodo. L'unico problema che può minare la conoscenza della già complessa e confusionaria trama è la sola lingua inglese disponibile.


Pura violenza... ma la tattica conta (e anche molto)
La visuale è isometrica, il protagonista si muove all'interno di stage a più piani che dovranno essere interamente ripuliti dalla presenza nemica per avanzare. Prima di iniziare un capitolo si deve scegliere una maschera, ognuna ha abilità ben precise come combo maggiori e velocità aumentata, le quali si sbloccano proseguendo con i capitoli e esplorando l'ambiente, complessivamente ce ne sono 26. Sono disponibili tutti i generi di armi, dalle più comuni come mazze e spranghe, a coltelli e armi da lancio, fino a armi da fuoco che comprendono fucili a pompa, mitragliatori e pistole. Si trovano nei livelli e cambiano dinamicamente la loro presenza, quindi una volta si può trovare una mazza e la volta dopo una pistola. Si possono utilizzare approcci stealth senza essere individuati, quindi accoltellando e utilizzando armi da lancio, oppure avanzare sparando ma sappiate che alternare strategie è importante, infatti alcune armi bianche possono rompersi e le armi hanno poche munizioni. Consigliamo di giocarlo su PS4 o su PsVita, le quali grazie ai rispettivi touch pad e touch screen, permettono una maggiore precisione nelle scene più frenetiche e una pianificazione più attenta dello scenario; su PS3 purtroppo può essere frustrante l'assenza di un lock on efficiente. Con un tasto d'attacco si realizzano violentissime esecuzioni. Dei pannelli di vetro nell'ambiente permettono di uccidere con armi da lancio furtivamente malcapitati in altre stanze. Si muore spesso, come in un trial and error, perciò con un tasto immediatamente si ricomincia la sequenza e si prova con un'altra soluzione. Oltre ai comuni avversari, sono presenti cani molto pericolosi e uomini corazzati invulnerabili alle armi bianche. La difficoltà è elevata, con un colpo si muore e bisogna completare un piano intero per continuare, per questi motivi non è un gioco per tutti. L'I.A. si comporta bene nella maggior parte dei casi, anche se sporadicamente si incastrano o non ci vedono se gli passi accanto, ma quest'ultimo è un problema anche di molti stealth game di produzioni tripla A, per cui non è così grave; si tratta comunque di un aspetto nettamente migliorabile. In alcuni capitoli ci sono ottime boss fight, divertenti e mai banali in cui conta soprattutto capire i pattern d'attacco dell'avversario. La difficoltà aumenta progredendo con i capitoli ed è sempre bilanciata perfettamente, solo negli ultimi capitoli si nota qualche eccesso con troppi nemici. Ottimo il level design che alterna spazi ampi ad altri chiusi, con stanze circolari ma anche corridoi per una grande varietà di ambienti. La rigiocabilità è garantita grazie al sistema di punteggi che a fine capitolo dà un punteggio, battere l'high score non è facile e ottenere A+ in ogni capitolo è molto arduo.


Miami a 16-bit è più bella che mai
Lo stile grafico è classificabile come un "finto" 16-bit molto ricercato ed estremamente violento. Miami è visitabile solo nei suoi interni, i quali sono realizzati ottimamente grazie alla buona cura degli arredementi, dei colori e delle fonti di luce. L'estrema violenza non lo rende adatto a tutti, infatti i nemici vengono smembrati e il sangue sgorga in quantità. Ma proprio questa sua ricerca di una violenza surreale e quasi onirica lo rende decisamente originale. Nota di merito alle curatissime animazioni, che esaltano le esecuzioni. Se il comparto tecnico è curatissimo, la colonna sonora lo è ancor di più, infatti è una delle migliori mai sentite in un videogioco, con brani estremamente ipnotici e adatti al contesto che difficilmente si dimenticano, durante i capitoli una musica simile aumenta notevolmente l'immersività; ben fatti anche gli effetti sonori con colpi secchi d'impatto sui nemici che siano armi da fuoco o spranghe. Un gioco con una simile personalità era tanto che non se ne vedevano e si spera che anche altre software house siano originali come Dennation Games.
La longevità non è elevata, si completano i 20 capitoli in circa 5/6 ore, ma la ricerca del punteggio perfetto e delle lettere per risolvere il codice enigma che sblocca l'alternative ending lo rendono molto rigiocabile e aumentano di non poco la durata complessiva.


COMMENTO FINALE

Dennation Games ha svolto un ottimo porting, con concrete migliorie al sistema di controllo su PsVita. Hotline Miami non è un gioco per tutti: malsano e allucinato, presenta un gameplay estremamente violento e ragionato; la grafica è stilosa e curatissima e la colonna sonora ipnotica Tutte queste qualità lo rendono un piccolo capolavoro del genere indie. Se non vi spaventa la violenza e l'assenza della lingua italiana, correte a comprare Hotline Miami.

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