Recensione a cura di Lorenzo Drake
8.25
Narrativa più chiara e complessa
Gameplay rifinito
Colonna sonora di ottima qualità
Meno maschere comportano una maggiore varietà...
Gameplay rifinito
Colonna sonora di ottima qualità
Meno maschere comportano una maggiore varietà...
... E una rigidità forse eccessiva
Nessun ritocco alla scarsa I.A. nemica
Nessun ritocco alla scarsa I.A. nemica
Follia
narrativa
La
narrativa, a differenza del precedente capitolo, è molto meno
misteriosa, le tesissime vicende che costituiscono la storia si seguono
scorrevolmente e la complessità si mantiene comunque su ottimi
livelli: i personaggi denotano un'ottima caratterizzazione,
decisamente superiore al primo, e certo non sono pochi; la storia non
è narrata in ordine cronologico, bensì vi saranno salti temporali
che comporteranno di conseguenza nuove ambientazioni e chiarimenti
sugli avvenimenti presenti; una nota di merito spetta all'oscuro e
bellissimo capitolo finale. L'unica critica che potremmo muovere
riguarda i testi: completamente in inglese, fortunatamente il
linguaggio è molto semplice considerate le schermate "da
skippare" vecchio stile.
Meno
maschere, livelli più ampi: formula vincente?
Per
chi ancora non conoscesse Hotline Miami, rimandiamo alla rispettiva
recensione, nel quale sono spiegate le meccaniche di gioco; qui
approfondiremo prevalentemente le novità e le differenze con il
precedessore.
La
scelta delle maschere è stata drasticamente ridotta, nella maggior
parte dei livelli dovremo affidarci all'unica in dotazione, ciò
comporta una maggior rigidità e apparentemente linearità, in realtà
si tratta di una precisa soluzione narrativa e ludica: la varietà è
nettamente aumentata, le abilità dei pg sono moltissime ed
estremamente differenziate fra loro, perciò in pochi stage passaremo
da pg in coppia dotati contemporaneamente da coltello e fucile, ad
un'altro ugualmente brutale che uccide a mani nude (senza difesa
dalla lontananza), fino ad arrivare a "ninja" con la
possibilità di schivare proiettili rotolando. C'è anche una seconda
importante evoluzione, ovvero l'ampiezza delle aree: si susseguono
stage lineari e narrativi ad altri molto spaziosi e ricchi di
possibilità grazie al buon level design, che in particolare nelle
fasi finali raggiunge sorprende davvero; l'unicità delle maschere e
le ambientazioni estese costituiscono un incremento della difficoltà,
completare tutti gli stage con A+ è una vera impresa riservata solo
ai più abili e pazienti.
Un'altra
piccola miglioria riguarda le armi da fuoco, finalmente importanti
quanto le armi bianche, grazie a una disposizione dei nemici più
efficace e a un lock particolarmente stabile.
Purtroppo
non tutto è perfetto e vi è un unico difetto che si fa sentire
abbastanza: L'I.A, ben pochi accorgimenti sono stati effettuati,
l'intelligenza d'essi è, come il precedente, quasi nulla; sopperisce
parzialmente al problema la grande varietà d'armi che essi
utilizzano.
Non
solo Miami
Come
nel primo capitolo, la grafica si presenta come un vecchio titolo
anni 90' sia per animazioni che per scenari, con l'ovvio beneficio
dell'alta definizione, ma anche in questo aspetto Dennation ha
lavorato intelligentemente, mantenendone le qualità e ampliandola di
moltissimi dettagli che rendono le ambientazioni vive e credibili
come mai prima d'ora; fa piacere anche la presenza di nuovi scenari
quali foreste e luoghi pubblici, i quali assicuriamo siano
indubbiamente un valore aggiunto.
Non
possiamo non citare la colonna sonora, arricchita di numerose new
entry tra gli artisti e, sorprendentemente, una maggior varietà di
musiche, alcune davvero riuscite e perfettamente in tema alle
situazioni, che siano inquietanti, frenetiche o spettacolari.
Molto
buona la longevità, considerato il prezzo: abbiamo completato la
storia in circa 7/8 ore, ma si possono superare facilmente le 15 ore
cercando di ottenere A+ in tutti i livelli e cercando di finire il
gioco in modalità difficile (quest'ultima realmente impegnativa).
COMMENTO
FINALE
Wrong Number è un seguito con caratteristiche diverse dal
predecessore sia ludicamente che narrativamente; situazioni e
personaggi sono molto più scorrevoli, ma non per questo mancano di
spessore, anzi si mantengono di ottima qualità; l'ampiezza dei
livelli e la rigidità nella selezione delle maschere offrono una
sorprendente varietà d'abilità, un level design ancora più
elaborato ed infine un incremento della difficoltà non da poco.
L'unica nota negativa riguarda l'I.A. nemica, ancora troppo
approssimativa, ma ciò non danneggia l'eccellente lavoro svolto da
Dennation Games. Se il primo capitolo vi è piaciuto, non potete
lasciarvi scappare questo seguito.