sabato 25 aprile 2015

Hotline Miami 2: Wrong Number


Recensione a cura di Lorenzo Drake
8.25
Narrativa più chiara e complessa
Gameplay rifinito
Colonna sonora di ottima qualità
Meno maschere comportano una maggiore varietà...

... E una rigidità forse eccessiva
Nessun ritocco alla scarsa I.A. nemica

Nel 2012, Dennation Games pubblica Hotline Miami, originale indie caratterizzato da uno stile grafico old style, un'ipnotica colonna sonora e un gameplay molto impegnativo. Quest'anno è finalmente uscito l'atteso seguito, "Wrong Number".

Follia narrativa
La narrativa, a differenza del precedente capitolo, è molto meno misteriosa, le tesissime vicende che costituiscono la storia si seguono scorrevolmente e la complessità si mantiene comunque su ottimi livelli: i personaggi denotano un'ottima caratterizzazione, decisamente superiore al primo, e certo non sono pochi; la storia non è narrata in ordine cronologico, bensì vi saranno salti temporali che comporteranno di conseguenza nuove ambientazioni e chiarimenti sugli avvenimenti presenti; una nota di merito spetta all'oscuro e bellissimo capitolo finale. L'unica critica che potremmo muovere riguarda i testi: completamente in inglese, fortunatamente il linguaggio è molto semplice considerate le schermate "da skippare" vecchio stile.



Meno maschere, livelli più ampi: formula vincente?
Per chi ancora non conoscesse Hotline Miami, rimandiamo alla rispettiva recensione, nel quale sono spiegate le meccaniche di gioco; qui approfondiremo prevalentemente le novità e le differenze con il precedessore.
La scelta delle maschere è stata drasticamente ridotta, nella maggior parte dei livelli dovremo affidarci all'unica in dotazione, ciò comporta una maggior rigidità e apparentemente linearità, in realtà si tratta di una precisa soluzione narrativa e ludica: la varietà è nettamente aumentata, le abilità dei pg sono moltissime ed estremamente differenziate fra loro, perciò in pochi stage passaremo da pg in coppia dotati contemporaneamente da coltello e fucile, ad un'altro ugualmente brutale che uccide a mani nude (senza difesa dalla lontananza), fino ad arrivare a "ninja" con la possibilità di schivare proiettili rotolando. C'è anche una seconda importante evoluzione, ovvero l'ampiezza delle aree: si susseguono stage lineari e narrativi ad altri molto spaziosi e ricchi di possibilità grazie al buon level design, che in particolare nelle fasi finali raggiunge sorprende davvero; l'unicità delle maschere e le ambientazioni estese costituiscono un incremento della difficoltà, completare tutti gli stage con A+ è una vera impresa riservata solo ai più abili e pazienti.
Un'altra piccola miglioria riguarda le armi da fuoco, finalmente importanti quanto le armi bianche, grazie a una disposizione dei nemici più efficace e a un lock particolarmente stabile.
Purtroppo non tutto è perfetto e vi è un unico difetto che si fa sentire abbastanza: L'I.A, ben pochi accorgimenti sono stati effettuati, l'intelligenza d'essi è, come il precedente, quasi nulla; sopperisce parzialmente al problema la grande varietà d'armi che essi utilizzano.


Non solo Miami
Come nel primo capitolo, la grafica si presenta come un vecchio titolo anni 90' sia per animazioni che per scenari, con l'ovvio beneficio dell'alta definizione, ma anche in questo aspetto Dennation ha lavorato intelligentemente, mantenendone le qualità e ampliandola di moltissimi dettagli che rendono le ambientazioni vive e credibili come mai prima d'ora; fa piacere anche la presenza di nuovi scenari quali foreste e luoghi pubblici, i quali assicuriamo siano indubbiamente un valore aggiunto.
Non possiamo non citare la colonna sonora, arricchita di numerose new entry tra gli artisti e, sorprendentemente, una maggior varietà di musiche, alcune davvero riuscite e perfettamente in tema alle situazioni, che siano inquietanti, frenetiche o spettacolari.
Molto buona la longevità, considerato il prezzo: abbiamo completato la storia in circa 7/8 ore, ma si possono superare facilmente le 15 ore cercando di ottenere A+ in tutti i livelli e cercando di finire il gioco in modalità difficile (quest'ultima realmente impegnativa).


COMMENTO FINALE
Wrong Number è un seguito con caratteristiche diverse dal predecessore sia ludicamente che narrativamente; situazioni e personaggi sono molto più scorrevoli, ma non per questo mancano di spessore, anzi si mantengono di ottima qualità; l'ampiezza dei livelli e la rigidità nella selezione delle maschere offrono una sorprendente varietà d'abilità, un level design ancora più elaborato ed infine un incremento della difficoltà non da poco. L'unica nota negativa riguarda l'I.A. nemica, ancora troppo approssimativa, ma ciò non danneggia l'eccellente lavoro svolto da Dennation Games. Se il primo capitolo vi è piaciuto, non potete lasciarvi scappare questo seguito.




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